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La Commissione Europea impone nuove restrizioni sull’uso del PFHxA

Il 19 Settembre 2024 la Commissione Europea ha introdotto nuove misure – a norma del regolamento REACH – per limitare l’uso dell’acido undecafluoroesanoico (PFHxA) e delle sostanze correlate, parte del sottogruppo dei per- e polifluoroalchilici (PFAS). Questi composti, utilizzati in numerosi prodotti di consumo, sono noti per la loro persistenza nell’ambiente e la loro mobilità nell’acqua, rappresentando un rischio elevato per la salute umana e l’ecosistema. 

Queste restrizioni, che entreranno in vigore ad Aprile 2026, sono parte di una più ampia strategia regolatoria per controllare i rischi associati ai PFAS. L’elevata persistenza di queste sostanze chimiche causa un aumento dell’inquinamento ambientale e può portare a contaminazioni anche su lunghe distanze, esponendo le persone attraverso l’acqua potabile, il cibo e, nei neonati, anche tramite il latte materno. 

Le nuove restrizioni adottate puntano a eliminare il rischio derivante dall’uso di PFHxA in settori dove esistono alternative sicure e dove il costo socioeconomico di una transizione è sostenibile. In particolare, sarà vietato l’uso di PFHxA nei prodotti tessili di consumo, come giubbotti antipioggia, imballaggi alimentari, come le scatole per la pizza, e in alcuni prodotti cosmetici. Anche schiume antincendio utilizzate per l’addestramento e le prove sono incluse nel divieto, garantendo comunque la sicurezza in situazioni operative reali. 

Il PFHxA è utilizzato in molti prodotti di uso quotidiano, tra cui: 

  • Prodotti per la pulizia 
  • Lucidanti per pavimenti 
  • Tessuti per la casa 
  • Scioline per sci 
  • Imballaggi alimentari in cartone 
  • Accessori 
  • Calzature 
  • Cosmetici 

 

Nonostante queste limitazioni, alcune applicazioni industriali, come i semiconduttori, le batterie e le celle a combustibile per l’idrogeno verde, non saranno interessate, a sottolineare l’equilibrio tra sostenibilità ambientale e necessità tecnologiche. 

Un passaggio cruciale nella lotta contro l’inquinamento da PFAS 

Le nuove restrizioni fanno parte di una strategia più ampia dell’Unione Europea per eliminare gradualmente i PFAS e altre sostanze chimiche dannose. L’acido undecafluoroesanoico (PFHxA) è spesso utilizzato come sostituto di sostanze chimiche come l’acido perfluoroottanoico (PFOA), già vietate.  

Impatto sulle aziende e prossime fasi 

La nuova restrizione entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e sarà implementata attraverso un periodo di transizione che varia da 18 mesi a 5 anni, a seconda del settore di applicazione. Questo tempo sarà concesso per permettere alle aziende di adattarsi e trovare alternative sicure. 

Le imprese avranno dunque il tempo necessario per trovare soluzioni innovative che rispettino gli obiettivi di sostenibilità ambientale imposti dal Green Deal Europeo. 

Per un approfondimento in materia PFAS e TOF visita la pagina dedicata: https://analytical-group.com/it/pfas-e-tof 

L’importanza delle analisi 

Il nostro laboratorio è specializzato nell’analisi di composti perfluoroalchilici (PFAS) in diverse matrici, come articoli solidi, cuoio e prodotti tessili. Utilizziamo metodi di analisi riconosciuti a livello europeo e internazionale, come la UNI CEN/TS 15968:2010 per articoli solidi, rivestiti e impregnati con il PFOS, per il cuoio l’ISO 23702-1:2023 e per i tessuti la EN 17681-1:2022. Questi standard ci permettono di identificare e quantificare con precisione le diverse molecole PFAS, garantendo risultati affidabili. In questo modo, aiutiamo le aziende a garantire la sicurezza dei loro prodotti e a conformarsi alle normative vigenti, contribuendo a una maggiore protezione dell’ambiente e della salute pubblica. 

Approfondimenti.

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