OGM

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Un organismo geneticamente modificato (OGM) è un organismo il cui DNA è stato cambiato attraverso tecniche di ingegneria genetica. Molti Paesi hanno implementato normative per controllare la presenza di OGM negli alimenti, soprattutto per quanto riguarda soia e mais. 

L’introduzione degli OGM su vasta scala è avvenuta a metà degli anni ’90, con colture come soia, mais, cotone e colza modificate per acquisire caratteristiche non presenti in natura, come la resistenza a certi patogeni o la capacità di tollerare specifici erbicidi. 

Gli OGM sono oggi ampiamente utilizzati nei settori alimentare, agricolo, zootecnico e medico, inclusa la produzione di insulina e vaccini. 

In Europa, la Direttiva 2001/18/CE regola il rilascio degli OGM nell’ambiente, definendoli come organismi il cui DNA è stato modificato in modi non naturali. Dal 2003, i regolamenti (UE) 1829/2003 e 1830/2003 disciplinano l’etichettatura, la tracciabilità e la commercializzazione degli alimenti e mangimi OGM, che possono contenere, essere costituiti o derivare da OGM. 

L’etichettatura degli alimenti e dei mangimi deve segnalare la presenza di OGM se supera lo 0,9%. Un’analisi negativa non garantisce l’assenza di OGM; è essenziale che gli operatori alimentari traccino OGM e derivati in tutte le fasi della produzione e distribuzione. Se la presenza di OGM è inferiore allo 0,9% e accidentale o tecnicamente inevitabile, non è necessario indicarla, a patto che gli operatori dimostrino di aver adottato misure per evitarla. Con i prodotti biologici vale la stessa soglia dello 0,9%. 

Il claim “OGM-free” nei prodotti alimentari non è regolamentato a livello comunitario, lasciando spazio agli Stati membri per legiferare autonomamente. Alcuni Paesi, come Belgio e Svezia, vietano questa etichettatura. I livelli di tolleranza per la presenza accidentale e tecnicamente inevitabile di OGM variano a seconda del Paese di origine, indipendentemente dalla presenza di una legislazione specifica. 

Linee-guida e sistemi propongono protocolli volontari per la certificazione non OGM, con limiti specifici per alimenti, mangimi e sementi. In Italia, il governo non ha una posizione definita sull’etichettatura “Senza OGM”. Di conseguenza, molte aziende e organizzazioni hanno creato regole volontarie per stabilire limiti specifici applicabili ai loro prodotti alimentari e mangimi.

Attualmente, la PCR Real-time è la tecnica principale per l’analisi degli OGM, consentendo sia l’analisi qualitativa che quantitativa del DNA attraverso l’uso di oligonucleotidi e sonde fluorescenti specifiche per determinatiOGM. Con la PCR, è possibile effettuare un test di screening, mirato alle sequenze di DNA comuni a gruppi di OGM, come il promotore 35S o il terminatore NOS. 

Il JRC (Joint Research Center) è l’ente di riferimento in Europa per l’analisi degli OGM e ha approvato vari metodi di riferimento per analizzare numerosi eventi OGM in colture come mais, soia, cotone, riso, colza, patate e barbabietole. 

Analisi degli OGM e Servizi Analytical

Analytical offre un servizio avanzato di analisi e screening degli OGM, con particolare attenzione all’identificazione e quantificazione specifica degli eventi OGM mediante PCR quantitativa real-time. Questo servizio è disponibile per differenti matrici alimentari, vegetali e mangimi che contengono ingredienti derivati da piante OGM.  

Inoltre, il nostro laboratorio è attrezzato con un estrattore Tan Bead e un PCR cycler RIDA®CYCLER, strumenti di alta precisione, per garantire risultati accurati e affidabili.  

Analisi degli OGM per il Cotone

Il nostro nuovo servizio di screening per l’OGM nel cotone offre test avanzati per rilevare la presenza di cotone geneticamente modificato nei campioni di tessuto. Questo rappresenta un notevole vantaggio per produttori, marchi e rivenditori, migliorando la trasparenza della catena di approvvigionamento.  

Questo progetto è nato in risposta alla crescente domanda di abbigliamento sostenibile da parte dei consumatori. Di conseguenza, la produzione di cotone biologico è aumentata, portando a un incremento delle certificazioni per i capi finiti, come la Certificazione GOTS. 

Il cotone biologico richiede che la sua coltivazione avvenga senza l’uso di semi geneticamente modificati, pesticidi chimici e fertilizzanti. Pertanto, abbiamo sviluppato un servizio che, attraverso test specifici, verifica se i tessuti siano privi di contaminazioni da OGM. 

Il nostro screening fornisce risposte chiare e immediate, indicando se i prodotti finali contengono o meno OGM. Questo strumento è essenziale per garantire l’integrità dei prodotti biologici e sostenibili sul mercato.  

Le nostre tecnologie all’avanguardia e il nostro impegno ci permettono di fornire un supporto su misura e completo. 

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