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EAEU, per i prodotti elettrici ed elettronici servirà la conformità al RoHS

Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Russia: sono questi i Paesi che compongono l’EAEU, sigla che indica l’Unione Economica EurAsiatica. Il nuovo regolamento EAEU TR 037/2016, in vigore da marzo 2020, vieta l’uso delle stesse 6 sostanze (piombo, cadmio, mercurio, cromo esavalente, bifenili polibromurati e difenil eteri polibromurati) previste dalla direttiva RoHS, di matrice UE: dunque, due aree comunitarie diverse, accumunate però dalle stesse regole in materia di compliance per la produzione e l’esportazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Questa nuova normativa, nello specifico, apre a due diversi percorsi di conformità: il ricorso ai test secondo le direttive nazionali oppure l’uso del sistema di controllo qualità basato sulle norme EN 50581 o IEC 63000.

Il controllo per la conformità sarà eseguito sia sul mercato da funzionari di vigilanza sia alla frontiera da funzionari doganali, con l’opportuna verifica che il prodotto sia stato correttamente caricato nel database EAC.
I laboratori Analytical eseguono quotidianamente test su componenti IoT & Electromechanics in materia di conformità per l’autorizzazione ad esportare in oltre 80 Paesi del mondo. 

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