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Il problema dell’inquinamento da microplastica nei mari sta assumendo una portata sempre maggiore e la sensibilità dei consumatori verso questa tematica indirizza i comportamenti d’acquisto verso soluzioni che tutelano la salute e l’ecosistema.
Per microplastica si intende una particella di polimero plastico con una dimensione inferiore ai 5 millimetri, ma a destare ancora più preoccupazione sono le nanoplastiche, invisibili ad occhio nudo, dalla dimensione inferiore a 100 μm.
Fiumi e mari, terreni, aria e acqua potabile, così anche la catena alimentare, sono sempre più contaminati e, ad oggi, il tema delle microplastiche è una vera e propria minaccia ambientale.
Inquinamento da Microplastiche
L’inquinamento da microplastiche deriva dalla loro resistenza alla (bio)degradazione e persistono per molto tempo nell’ambiente. Si dividono in primarie e secondarie. Le primarie vengono rilasciate direttamente nell’ambiente attraverso prodotti cosmetici, usura dei pneumatici, rilascio di fibre sintetiche durante i lavaggi di capi d’abbigliamento. Le secondarie invece derivano dall’usura di oggetti e strutture o dalla frammentazione di rifiuti plastici, e può rappresentare fino all’81% delle microplastiche presenti negli oceani.
L’ECHA (European Chemical Agency) stima che l’ammontare di microplastiche intenzionalmente usate ogni anno sia di 50.000 tonnellate.
I produttori hanno un ruolo cruciale nella lotta contro l’inquinamento da microplastiche. Possono intraprendere misure come la riduzione dell’uso di plastica nei loro prodotti, l’adozione di alternative biodegradabili o il miglioramento dei processi di produzione per limitare la dispersione di microplastiche. Inoltre, lo sviluppo di prodotti con materiali riciclati può contribuire a diminuire la quantità di plastica nuova immessa nell’ambiente.
I nostri laboratori Analytical, in collaborazione con l’Università di Firenze, possono condurre analisi su diverse matrici con un’avanzata strumentazione micro-FTIR, con riconoscimento quali-quantitativo delle plastiche.
Rilevare e analizzare le microplastiche
I nostri laboratori Analytical, in collaborazione con l’Università di Firenze, possono condurre analisi su diverse matrici con un’avanzata strumentazione micro-FTIR, con riconoscimento quali-quantitativo delle plastiche.
Come laboratorio di testing possiamo identificare e quantificare le microplastiche presenti nei prodotti, negli ecosistemi e negli organismi. Attraverso tecniche avanzate come la spettroscopia FTIR (Fourier-transform infrared spectroscopy) possiamo offrire analisi dettagliate che aiutano a comprendere l’estensione della contaminazione da microplastiche. Questi test non solo rivelano la presenza di microplastiche ma possono anche identificare la loro composizione chimica, fornendo informazioni cruciali per strategie di mitigazione efficaci.
Attraverso una combinazione di azioni preventive da parte dei produttori e tecniche di analisi avanzate, possiamo affrontare la sfida dell’inquinamento da microplastiche, proteggendo gli ecosistemi e la salute umana.
Per approfondire questa tematica abbiamo realizzato un White Paper: WHITE PAPER MICROPLASTICHE