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L’UE approva nuove regole per abbigliamento e calzature

Il 14 maggio 2025, l’Unione Europea ha ufficializzato un nuovo quadro tecnico dedicato ai settori dellabbigliamento e delle calzature, con l’obiettivo di fornire alle imprese una metodologia condivisa per valutare in modo oggettivo e trasparente l’impatto ambientale dei prodotti lungo l’intero ciclo di vita.

Il risultato è frutto di cinque anni di lavoro congiunto tra istituzioni, aziende, organizzazioni non governative ed esperti del settore.

 

Un metodo scientifico 

Le nuove regole si basano sull’approccio Life Cycle Assessment (LCA), che permette di analizzare ogni fase del ciclo di vita di un prodotto: dalla scelta delle materie prime alla produzione, dalla logistica all’uso, fino alla gestione a fine vita.

Uno degli aspetti distintivi è la neutralità del metodo, che consente confronti equi tra materiali e tecnologie diverse, senza favorire una tipologia rispetto a un’altra.


Lo scopo è duplice: identificare in modo chiaro le aree critiche da migliorare e garantire che le dichiarazioni ambientali siano sempre tracciabili, verificabili e credibili.

 

Le principali novità

Il nuovo sistema copre 13 categorie di prodotto: dalle t-shirt agli abiti, dagli stivali ai costumi da bagno, introducendo diversi elementi innovativi:

  • Durabilità, riparabilità e contenuto riciclato diventano parametri chiave nella valutazione ambientale

  • Viene aggiornata la formula per il calcolo dell’impatto delle fasi di fine vita e dei materiali riciclati

  • È previsto un modulo dedicato al rilascio di fibre (come le microplastiche) durante l’utilizzo e il lavaggio

  • Le aziende devono fornire dati specifici e dettagliati, come la distinta base e le modalità di trasporto

  • L’utilizzo di dati stimati è ammesso solo in condizioni ben definite

  • Sono introdotte regole più rigide per i confronti tra prodotti, per evitare comunicazioni fuorvianti

 

Perché è un passaggio strategico

L’adozione di queste regole permette alle imprese di:

  • Prepararsi alle normative europee in arrivo, come la Green Claims Directive e il nuovo Regolamento Ecodesign

  • Rendere più solide le proprie dichiarazioni ambientali, con dati misurabili e verificabili

  • Intervenire sulle fasi più impattanti del ciclo di vita, ottimizzando risorse e processi

  • Rafforzare la trasparenza lungo la catena di fornitura e migliorare la tracciabilità dei materiali

 

Un sistema in evoluzione

Il quadro tecnico non è statico. È previsto un aggiornamento continuo, con l’introduzione di parametri ambientali ancora più completi, tra cui:

  • Impatto sulla biodiversità

  • Rilascio di microplastiche

  • Indicatori di tossicità ambientale e per la salute umana

 

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