La RoHS (Restriction of Hazardous Substances) è una normativa internazionale che disciplina l’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE). Introdotta per la prima volta nell’Unione Europea con la Direttiva 2002/95/CE, la RoHS mira a ridurre i rischi per la salute umana e per l’ambiente, promuovendo la produzione sostenibile e il riciclo dei rifiuti elettronici.
Dal 2006, l’UE ha imposto restrizioni su sei sostanze chiave (Pb, Hg, Cd, Cr⁶⁺, PBB, PBDE), successivamente ampliate con la Direttiva 2011/65/UE (RoHS II) e la Direttiva (UE) 2015/863 (RoHS III), che hanno incluso quattro ftalati (DEHP, BBP, DBP, DIBP). Questo approccio ha reso la RoHS un modello normativo globale, adottato o adattato da numerosi Paesi extra-UE (Cina, Corea del Sud, Giappone, Arabia Saudita, Brasile, ecc.), con varianti locali ma un obiettivo comune: ridurre le sostanze pericolose nelle AEE.
Cina – Standard GB 26572-2025 (obbligatorio dal 1° agosto 2027)
La Cina ha pubblicato il GB 26572-2025, il primo standard nazionale obbligatorio in ambito RoHS, il 1° agosto 2025, con entrata in vigore dal 1° agosto 2027.
Caratteristiche principali:
- Sostituisce gli standard GB/T 26572-2011 (limiti di concentrazione) e SJ/T 11364-2014 (etichettatura).
- Estende le sostanze vietate da 6 a 10, includendo i quattro ftalati come nella RoHS UE.
- Introduce nuove modalità di etichettatura, comprese soluzioni digitali (QR code).
L’integrazione delle regole di labeling nella norma principale semplifica il quadro regolatorio, aumentando trasparenza e tracciabilità dei prodotti elettronici destinati al mercato cinese.
Arabia Saudita – Proposta di revisione della normativa SASO RoHS
La normativa RoHS saudita, in vigore dal 2021, attualmente limita 6 sostanze secondo il modello europeo.
Il 23 luglio 2025 è stata pubblicata una bozza di revisione (“recast”) che introduce cambiamenti sostanziali:
- Allineamento dello scope con l’Allegato I della RoHS UE, esclusi i dispositivi medici.
- Inclusione dei 4 ftalati (DEHP, BBP, DBP, DIBP).
- Definizione delle responsabilità per tutti gli operatori economici (produttori, importatori, distributori).
- Requisiti aggiuntivi: documentazione in lingua araba, valutazione del rischio e controlli di conformità più stringenti.
Questa evoluzione testimonia una crescente armonizzazione internazionale, pur mantenendo specificità locali legate alla lingua e alle procedure doganali.
Brasile – Bozza di regolamento RoHS
Dopo anni di discussione, il Brasile ha ripreso il percorso verso una normativa RoHS nazionale. La nuova bozza si ispira fortemente al modello UE:
- Restrizione delle 10 sostanze già vietate in Europa.
- Applicazione con scadenze differenziate a seconda delle categorie di prodotti.
- Obbligo di etichettatura in portoghese e di inserimento in un registro nazionale.
- Sistema basato su autodichiarazioni di conformità, con documentazione tecnica a supporto (BoM, rapporti di prova, DoC) da conservare per almeno 5 anni.
Le autorità brasiliane avranno poteri di enforcement stringenti, tra cui multe, divieto di vendita e richiami obbligatori.
Verso un paradigma RoHS globale
L’esame delle recenti evoluzioni normative in Cina, Arabia Saudita e Brasile mostra come la RoHS si sia affermata quale paradigma regolatorio globale per la gestione delle sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Pur con approcci procedurali differenti, tutti i Paesi convergono su due assi principali: l’allineamento alla lista delle dieci sostanze individuate dall’UE e il rafforzamento dei meccanismi di controllo della conformità.
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