News

EPR Tessile UE

La Direttiva (UE) 2025/1892 modifica la Direttiva quadro rifiuti 2008/98/CE e introduce un regime obbligatorio di responsabilità estesa del produttore (EPR) per prodotti tessili e calzature. È stata pubblicata il 27 settembre 2025 ed entra in vigore il 17 ottobre 2025. 

Chi è interessato  

Il nuovo EPR si applica ai produttori (fabbricanti, importatori, venditori a distanza/e-commerce che immettono per primi sul mercato di uno Stato membro) dei prodotti elencati, tra cui: 

  • Indumenti e accessori (compresi articoli a maglia e articoli in cuoio) 
  • Tessili per la casa e articoli per l’arredamento 
  • Indumenti e altri articoli indossati 
  • Cappelli e altri copricapi 
  • Calzature 

 

Cosa prevede l’EPR  

I produttori finanziano e organizzano, di norma tramite PRO (Producer Responsibility Organisations), l’intera fase di fine vita per i beni immessi sul mercato: raccolta separata, smistamento, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio e gestione del residuo, con l’obiettivo di promuovere la circolarità e ridurre l’impatto ambientale. 

 

Contributi EPR: 

  • sono basati su peso/quantità; 
  • sono modulati in funzione dei requisiti di progettazione ecocompatibile pertinenti (coerenza con ESPR); 
  • possono essere ulteriormente modulati dagli Stati membri per disincentivare modelli ad alto turn-over (fast/ultra-fast fashion) e per premiare durabilità, riparabilità e riciclabilità. 

 

Oneri specifici da finanziare 

  • Raccolta e gestione dei rifiuti (incluse attività svolte da soggetti dell’economia sociale) 
  • Indagini e monitoraggi 
  • Informazione ai consumatori (consumo sostenibile, prevenzione, riuso, riparazione, riciclo, smaltimento) 
  • Raccolta dati e reporting verso le autorità competenti 
  • Sostegno alla ricerca e innovazione in linea con i principi di ecodesign dell’ESPR 

 

Vendite online 

Per le vendite a distanza, i produttori devono fornire alle piattaforme online e ai fornitori di servizi di evasione degli ordini la prova di registrazione ai registri nazionali e un’autocertificazione di conformità ai requisiti EPR. 

 

Tempistiche degli obblighi 

  • 17 ottobre 2025: entrata in vigore della direttiva 
  • 17 giugno 2027: recepimento da parte degli Stati membri nel diritto nazionale 
  • 17 aprile 2028: gli Stati membri devono garantire che siano state istituite le PRO 
  • 17 aprile 2029: le microimprese devono rispettare gli obblighi di copertura dei costi 
  • I produttori non sono tenuti a pagare per i prodotti tessili tradizionali già sul mercato, ma solo per i prodotti immessi dopo l’istituzione del sistema EPR nel relativo Stato membro 
  • Entro il 31 dicembre 2029: la Commissione europea esaminerà l’efficacia del nuovo schema 

 

Cosa devono fare ora aziende moda/tessili/calzaturiere 

  • Mappare il perimetro “produttore” per Paese (chi immette per primo). Allineare contratti e responsabilità EPR nei mercati UE prioritari. 
  • Selezionare/valutare PRO a livello nazionale (o multi-Paese) e stimare i contributi per categoria merceologica e peso, tenendo conto della possibile fee modulation. 
  • Preparare i sistemi dati: tracciabilità quantità/peso per SKU e Paese, inventari dell’invenduto, canali di riuso/riparazione, KPI di raccolta/riuso/riciclo, processi di reporting. 
  • Piani di informazione al consumatore: punti di raccolta, istruzioni d’uso/manutenzione, opzioni di riparazione/riuso. 
  • Integrare l’ESPR nel design di prodotto: durabilità, riparabilità, riciclabilità (fibre-to-fibre) per ridurre i contributi grazie alla modulazione. 
  • Canali online e marketplace: predisporre prove di registrazione EPR e autocertificazioni per piattaforme e fulfillment. 

 

Punti di attenzione per il settore 

  • Economia sociale: il ruolo degli operatori del riuso/solidale è tutelato e integrato nei sistemi di raccolta e smistamento; le PRO non possono escluderli. 
  • Controlli sull’export per il riuso: requisiti minimi per distinguere “riutilizzabile” da rifiuto; possibile ispezionabilità dei flussi. 
  • Fast-fashion: i contributi potranno essere aumentati per modelli ad alta obsolescenza; vantaggi invece per prodotti progettati per durare ed essere riparati/riciclati. 

 

L’EPR ridisegna responsabilità e costi lungo tutto il ciclo di vita del prodotto: chi agisce ora può ottimizzare i contributi, strutturare raccolta e riuso, e progettare per la riciclabilità, rafforzando qualità e reputazione del brand. Se vuoi impostare una roadmap chiara e sostenibile, contattaci per consulenza specializzata. 

Approfondimenti.

CONTACT
US

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua enim ad minim veniam.
WordPress Appliance - Powered by TurnKey Linux